Il 2011 è l’anno dei matrimoni reali. Dalla tanto chiacchierata Kate Middleton a Charlene Wittstock che, il prossimo 2 luglio 2011, sposerà il principe Alberto di Monaco. Colei che diventerà la principessa di Monaco ha scelto Giorgio Armani per farsi disegnare l’ abito da sposa, da sempre uno stile da lei molto amato.
Non ci sono indiscrezioni circa la linea dell’abito, ma Giorgio Armani non ha mancato di stupire con la sua verve noi povere mortali e, così, anche le spose meno blasonate potranno vedersi riflesse allo specchio con un abito firmato Armani.
La collezione abiti da sposa 2011 di Armani
Nella collezione per la sposa 2011, Giorgio Armani, con la classe che lo contraddistingue e che gli ha fatto meritare il primo posto nelle classifiche dei designer più amati al mondo, ha coniugato sobrietà e femminilità.
Chi indossa un Giorgio Armani al suo matrimonio sceglie le linee pulite, semplici e femminili. I tessuti sono leggeri, rigorosi e avvolgono la sposa in un’aura elegante e raffinata.
L’abito bianco, lungo fino ai piedi, è il perno della collezione che punta sul vestito tradizionale, senza allontanarsi troppo dagli schemi classici ma rivisitandolo con sapienza e maestria innovativa.
L’abito lungo
Il corpetto stretto e la gonna ampia sono la riproposizione in chiave Armani di quello che è considerato l’abito da sposa per antonomasia. Ma nulla è banale o scontato. La lavorazione della seta e l’orlo leggermente più rialzato sul davanti permettono alla gambe di fluire al di sotto della gonna, di scivolare in una camminata fluttuante e sensuale.
Più innovativo l’abito asimmetrico con il corpetto stretto e le spalle scoperte. La gonna è rigida in modo che l’abito risulti quasi come modellato addosso a chi lo infila. Le gambe, lasciate in bella vista dal ginocchio in giù, sono ben valorizzate da questa linea anticonformista che nella sua diversità è l’apoteosi dell’eleganza.
Il tubino lungo, impreziosito da movimenti laterali e aggrappato sul fianco, fascia il corpo della sposa, che appare sinuosa e irraggiungibile. Ancora una volta le spalle e le braccia sono in bella mostra e bilanciano il corpo affusolato e sinuoso.
L’abito corto
Nel suo ritorno alla tradizione, Armani non rinnega l’innovazione e fa sfilare anche gli abiti corti, molto sobri e sempre impreziositi da accessori importanti, come grosse spille a forma di lune. Ad essere prediletto è il tailleur, sempre tutto “ all white ”. Le gonne sono movimentate da tagli trasversali o ondulati che si fermano al di sopra del ginocchio, mentre le spalle sono rigorosamente coperte.