Quando si comincia a fare il famoso “giro dei ristoranti” ci ritroviamo di fronte ad un bivio: catering o non catering , questo è il problema. Per chi avesse sentito più volte questo termine senza mai essere riuscito ad associargli un significato, ecco una spiegazione breve e concisa.
Quando sentite “catering” significa che il locale che state visitando non dispone di una cucina in loco per preparare i pasti oppure che non ha uno staff – cuochi, aiutanti chef e camerieri – che possano destreggiarsi tra i fornelli. Questo genere di organizzazione è, solitamente, propria delle ville che mettono in affitto la struttura e lasciano che la coppia scelga la ditta di catering che preferisce.
Gli aspetti positivi del catering
I locali che si servono di catering hanno dalla loro parte la bellezza del paesaggio in cui sorgono. Nella maggior parte dei casi, infatti, le ville si estendono su prati inglesi contornati da archetti in pietra viva e da piccole aiuole che creano dei sentieri estasianti. I giovani sposi rimangono, ovviamente, affascinati da uno splendore tanto naturale e accettano di servirsi di un catering.
C’è da dire che le ditte che offrono questo tipo di servizio sono migliorate molto negli ultimi tempi. Con l’aumentare della richiesta, infatti, hanno pensato di investire su se stesse prendendo chef raffinati e con alle spalle carriere di tutto rispetto. Sono gli stessi responsabili che, nella maggior parte dei casi, consigliano agli sposi delle agenzie su cui loro stessi fanno affidamento.
Ma se la coppia vuole che sia un’agenzia di loro fiducia , della quale, magari, hanno già potuto apprezzare la qualità e la precisione, a cucinare possono tranquillamente proporlo e saranno accontentati. Uno dei pro del catering è proprio questo: la libertà di scegliere chi sarà a preparare il proprio banchetto nuziale . C’è da stare attenti alla questione cucina: alcune strutture la mettono a disposizione dell’agenzia di catering, altre semplicemente non ce l’hanno.
Nel primo caso, prima di decidervi per quel locale, dovete far fare all’agenzia di catering prescelta un sopralluogo nella cucina: bisogna che i cuochi e i camerieri si sentano a proprio agio e che valutino gli aspetti positivi e negativi del cucinare in quello spazio. Nel secondo caso, invece, è necessario che optiate per un’agenzia che sappia organizzarsi anche senza la possibilità di preparare in loco.
Gli aspetti negativi del catering
La prima cosa di cui si lamentano i critici del catering è la scarsa qualità dei cibi serviti. Non che alla base ci sia un risparmio forzato sulle materie prime. Si tratta, piuttosto, del problema “cucina”. Quando la struttura non dispone dei fornelli, le pietanze verranno cucinate prima e poi portate presso il luogo del ricevimento. Sebbene ci sia un orario indicativo di inizio del pranzo o della cena, può capitare che gli sposi arrivino più tardi del previsto e che, di conseguenza, slitti il tutto.
I cibi cucinati si raffredderanno e non servirà a molto riscaldarli al momento opportuno con dei fuochi portatili di cui si servono le ditte di catering: la pasta, soprattutto, ha dei tempi di cottura superati i quali il suo sapore cambia radicalmente. Altrettanto vale per il pesce e per le fritture. L’ideale, quindi, sarebbe che ci fosse la cucina. Prima di accettare, comunque, fate un assaggio: quantomeno potrete capire se ne vale la pena oppure no!